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venerdì 29 marzo 2013

Risotto allo zafferano con funghi cardoncelli

Buon pomeriggio,  su tutti i blog spopolano colombe ed altre  preparazioni Pasquali, io quest' anno sono ancora indecisa, si lo so non è che ci sia poi tutto questo tempo, siamo già a giovedì, ma non ho una grande voglia di fare la colomba, ne tanto meno l'agnello di pasta di mandarla (che non amo particolarmente!), ci penso ancora un po su, comunque gli stampi gli ho comprati, non si sa mai!!!!
Oggi vi posto la ricetta di un risotto, forse la seconda che ho sul blog, da piccola il riso non lo amavo particolarmente, crescendo invece ho imparato ad apprezzarlo, lo cucino spesso, ma non lo posto mai, un risotto che mi fa letteralmente impazzire e quello con i carciofi, lo adoro, ma è così difficile da fotografare e rimando sempre...
Quello di oggi è un risotto allo zafferano,visto che  qui continua a piovere... mi è parso di avere un po di sole nel piatto.Attenzione non quello tipico milanese  manca il midollo ed il brodo è vegetale, per la serie :"è meglio mettere le mani avanti......", dato che le critiche sono sempre dietro l'angolo!!!!. Il procedimento l'ho preso dal libro di Carlo Cracco, "se vuoi fare il figo usa lo scalogno" e poi ci ho aggiunto un tocco personale, dei funghi cardoncelli trifolati.




Ingredienti: 
riso carnaroli;
burro;
cipolla; (se vi sentite fighi sostituitela con lo scalogno, io l'ho fatto!!!!);
parmigiano grattugiato;
brodo di verdure (fatto con sedano, carota , cipolla e gambetti di prezzemolo);
vino bianco di buona qualità ( mi raccomando mai vino in cartone);
zafferano in pistilli (circa dieci pistilli a persona)
sale ;
pepe bianco;
Per i funghi trifolati:
funghi cardoncelli;
aglio;
olio evo;
sale;
pepe nero;
vino bianco;





Preparazione:
Pulire i funghi e tagliarli non troppo sottili, in una padella far rosolare uno spicchio d'aglio in un filo di olio, aggiungerei funghi , farli cuocere un paio di minuti, sfumare con un pochissimo vino bianco, una volta evaporato (quando tutta l'acqua di vegetazione si sarà asciugata), spegnere il fuoco e aggiustare di sale , aggiungere una macinata di pepe nero e un po di prezzemolo tritato. (Vanno mantenuti in caldo)
Tritare lo scalogno finemente, farlo cuocere con il burro a fuoco dolce per qualche minuto, unire il riso , tostarlo per un paio di minuti, aggiungere i pistilli di zafferano e tostare ancora per un minuto. A questo punto sfumare con un po di vino bianco e lasciare evaporare,  iniziare a bagnare con il brodo , un mestolo alla volta,  aggiungendolo man mano che asciuga. (dovrà cuocere per circa 14 - 15 minuti). Trascorso il tempo, spegnere il fuoco, lasciare riposare il riso per un minuto, poi mantecare con il burro e il parmigiano.
Impiattare  il riso aggiungendo al centro un cucchiaio di funghi e decorare con  qualche pistillo di zafferano.
Questo è quanto, vi auguro un buon proseguimento di serata, dato che non so se riuscirò  a scrivere un altro post, vi faccio oggi gli auguri di una serena Pasqua! Baci Manu.






venerdì 22 marzo 2013

Crostata cocco - limone

BuonDì , leggo un po ovunque che siamo in primavera...ma siamo proprio sicuri? Qui pare Dicembre, piove a dirotto, fa freddo, ho persino acceso il riscaldamento questa mattina! Marzo è un mese che non mi piace per niente,  qui è primavera a giorni alterni si passa da giornate in cui ci sono 20 gradi e il giorno dopo si scende a 8 , questa altalena si ripercuote sull'umore.... Visto che oggi è tutto grigio, per combattere le paturnie meteorologiche vi posto la ricetta di una crostata cocco e limone che il solo guardarla mette il buon umore , ha il colore del sole e il gusto dell'estate, la ricetta l'ho trovata qualche anno fa in rete , in diversi blog, menù turistico, l'osso e la lisca, sul sito di Alice , la paternità è incerta diciamo che è figlia della rete..





Ingredienti:
Pasta frolla (la ricetta la trovate qui);
Per il ripieno:
100 g di burro morbido;
170 g di zucchero extrafine;
4 uova intere;
la scorza grattugiata di un limone grande non trattato;
il succo di un limone;
90 g di  farina di cocco;
200 g di yogurt bianco; 
i semi din mezza bacca di vaniglia;
zucchero a velo per spolverare;


Preparazione:
Montare il burro a crema con lo zucchero  e la vaniglia, aggiungere le uova una alla volta, poi lo yogurt,  la scorza e il succo di limone filtrato, ed infine il cocco (avrà un aspetto grumoso e abbastanza liquido, niente paura prenderà consistenza in cottura!). Pre riscaldare il forno a 180°, rivestire una teglia dal fondo amovibile da 26 cm di pasta frolla ( la teglia deve essere o a cerniera o con il fondo amovibile, perché la superficie è morbida e non si può ribaltare su di un piatto), versare dentro il ripieno . A questo punto, siccome ho fatto questa crostata diverse volte, ho sperimentato cotture diverse, cioè la prima volta forno statico per 30 minuti, ma non sono stati sufficienti, poiché il fondo restava crudo, la seconda volta sempre forno statico preriscaldato a 180°, ma ho escluso la resistenza superiore del forno ed ho cotto la crostata 30 minuti, trascorso il tempo ho acceso anche la resistenza superiore ed ho continuato la cottura per altri 15 minuti , la superficie deve essere soda e dorata. Purtroppo non si può mettere il solito foglio di alluminio per evitare che prenda subito colore , poiché si appiccica alla superficie, per cui è necessario tenerla d'occhio. Una  volta fredda spolverare con zucchero a velo.
Questo è quanto, adesso esco sfido pioggia e vento e vado a comprare la carta forno, perché ho intenzione di sperimentare dei nuovi biscotti..... Alla prossima baciiiii.
Ps: foto pessime, ma luce è quella che è.....

domenica 17 marzo 2013

Margherite di Stresa di Serena.

Al  post di oggi  ci tengo moltissimo, è dedicato a Serena, una blogger scomparsa prematuramente, molti di voi conoscevano il suo blog Polpetta Perfetta, io purtroppo l'ho conosciuto troppo tardi, e di questo  sono molto dispiaciuta , ho letto molti dei suoi post, traspariva solarità e simpatia, aveva tanto da dire e da raccontare, ogni volta che ci penso mi commuovo. Su Fb  delle sue amiche hanno proposto di ricreare una sua ricetta  e postarla sul proprio blog, non ci ho pensato su due volte. Tra un po è il mio compleanno ed ho iniziato a guardare i  suoi post pubblicati ad Aprile, quando  ho visto la ricetta delle Margherite-di-Stresa  non ho avuto alcun dubbio, adoro fare i biscotti, è la ricetta giusta per me, consigliava di accompagnarle ad una tazza di tè fumante , possibilmente Darjeeling non zuccherato il cui sapore intenso faccia da contraltare al morbido gusto avvolgente del burro... così ho fatto.


Ingredienti:
250 g di burro morbido;
120 g di zucchero a velo (più quello per spolverare);
scorza grattugiata di limone;
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina);
un pizzico di sale;
4 tuorli sodi;
200 g di fecola di patate;
200 g di farina 00;



Preparazione:
Montare il burro con lo zucchero, la scorza di limone, l'estratto di vaniglia ed il pizzico di sale sino ad ottenere una crema, aggiungere i tuorli sodi setacciati, amalgamare ed infine unire la farina e la fecola. Quando il composto sarà uniforme, formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e riporlo in frigo per un'ora. Trascorso il tempo, infarinare la spianatoia, e stendere l'impasto all'altezza di 1 cm e con il taglia biscotti a forma di fiore ricavare delle margherite. Trasferire i biscotti su teglie foderate di carta forno, e con un dito formare un avvallamento al centro di ogni margherita. Cuocere i biscotti in forno pre riscaldato a 220° per 10 minuti. Una volta freddi spolverare con zucchero a velo.



Scriveva di sé:" Cucina di divertimento, cucina di curiosità, cucina di gola, di pancia, di cuore..." Ciao Serena.

giovedì 14 marzo 2013

Intrecci di frolla.... crostata con crema al limone e mele

Rieccomi... ho ricevuto una mail da una signora che segue il blog, mi chiedeva spiegazioni su una ricetta e in chiusura mi ha scritto "mi raccomando non sparire".. no no sto qua e chi si muove??? La crisi chiudo  e mando tutto a quel paese è passata, il fatto è che sono stata qualche giorno a Roma (mia sorella ha esposte delle sue foto a Palazzo Farnese , Ambasciata di Francia, in occasione della festa della donna, non so dirvi che emozione e che soddisfazione!!!!!!!)  e al rientro le cose come al solito si  sono accumulate e il blog è passato in secondo piano. 
La ricetta di oggi... veramente non è una vera ricetta, ma una tecnica di intreccio , in questo caso ho usato la frolla, ma si possono usare anche pasta sfoglia o brisè.




Diciamo che ci vuole un po di pazienza e di tempo...

Ingredienti 
Per la frolla ( una dose e mezzo)
500 g di farina 00;
250 g di burro freddo;
200 g di zucchero a velo;
2 uova intere;
scorza di limone grattugiata;
un tuorlo e un po di latte per pennellare
Per il ripieno:
crema pasticcera al limone ( la ricetta è qui ne basta mezza dose)
2 mele golden;
1 noce di burro;
1 cucchiaio di zucchero semolato;
scorza di limone grattugiata;
un pizzico di cannella (facoltativo);
pinoli tostati;

Preparazione:
Preparare la crema pasticcera seguendo il link, o facendo la propria ricetta. 
Per la frolla io metto tutti gli ingredienti nella planetaria , poi ripongo l'impasto in frigo avvolto nella pellicola  trasparente per un 'ora. 
Trascorso il tempo... adesso viene il bello....  prelevare parte dell'impasto circa 500g, stenderlo  con il mattarello su un foglio di carta forno leggermente infarinato e la parte che avanza rimetterla in frigorifero. Per fare le strisce ho utilizzato una bacchetta di legno larga 2 cm e lunga 40 , per tagliare una rotella per pizza. Per coprire una teglia da 26 cm ci sono volute 27 strisce , 15 verticali e 12 orizzontali.
Allineare le 15 strisce verticali su un foglio di carta forno, sollevare quelle pari ossia la 2°, la 4°, la 6° e via dicendo... sovrapporre una striscia orizzontale ed abbassare le strisce sollevate. A questo punto sollevare le strisce dispari :la 1° , la 3°, la 5° e via dicendo , sovrapporre una striscia orizzontale ed abbassare le strisce sollevate. Continuare ad intrecciare. Una volta finito, con molta delicatezza, sollevare il foglio di carta forno e trasferirlo sulla teglia nera del forno e metterlo in frigo per un'ora ( passaggio necessario , perché dopo tutta la manipolazione la frolla ha perso consistenza). Pulire ed affettare le mele, cuocerle velocemente in padella con una noce di burro, lo zucchero, la cannella , la scorza di limone ed i pinoli tostati, lasciare raffreddare.
Con l'impasto avanzato foderare una teglia per crostate da 26 cm lasciando che debordi, bucherellare il fondo, farcire con la crema le mele caramellate, prendere dal frigo l'intreccio e sovrapporlo alla teglia facendo molta attenzione in un attimo si disfa tutto il lavoro fatto, passare sopra il matterello per tagliare la pasta in eccesso, pennellare con un tuorlo battuto con un po di latte e spolverare con dello zucchero. 


Preriscaldare il forno a 180° (statico) , cuocere per 50 minuti, se la superficie dovesse prendere colore coprire con foglio di alluminio.




*Il ripieno è solo un'idea si può farcire con qualunque cosa.
**il tempo di cottura è più lungo poiché l'intreccio crea spessore, quindi anche se la superficie sembra cotta, copritela e continuate la cottura per 50-60 minuti (ovviamente dipende dal forno).
***La prima fetta...diciamo che non era presentabile...è un po complicata da tagliare....
(Ps:il colore delle foto è osceno, ma non potevo salire e scendere dal terrazzo...)
Diciamo che la ricetta è relativa, la cosa che mi interessava di più  è spiegare l'intreccio, spero di esserci riuscita.
Avanzerà della frolla io ho fatto delle mezze lune ripiene di confettura di amarena senza zucchero...


Questo è quanto ...se volete complicarvi la vita... intrecciate anche voi!!!! Alla prossima baciiiiiiiiiii

martedì 5 marzo 2013

Pasta fresca .. secondo atto : tagliatelle con grano arso

Buona settimana... direi di pasta in pasta... sapevo che alla fine sarei entrata in fissa con la pasta fresca, tutto sta nel cominciare. Qualche giorno fa, mentre girovagavo per gli scaffali del super mercato, ho visto tra le farine quella di grano arso, ne avevo sentito parlare durante una fiera di eno gastronomia dalla chef  Antonella Ricci, ma all'epoca non ero  riuscita a trovarla, e quando l'ho vista mi sono brillati gli occhi e l'ho comprata.  Bene adesso è mia, e che ci faccio? Qualche giorno dopo, passeggiando per il centro sono entrata in libreria (tappa obbligatoria), e guardando qua e là , ho sfogliato il libro "La tavola dei Ricci" molte ricette di primi piatti erano a base di grano arso... ovviamente non ci ho pensato due volte e l'ho comprato, è davvero un bel libro, in più essendo la Chef pugliese,  i prodotti utilizzati sono facilmente reperibili, unica pecca , ci sono poche immagini, ma pazienza.....Domenica  , nonostante la bellissima giornata sono restata a casa, il marito era di ritorno da Napoli e per fargli cosa gradita,  ho sperimentato le tagliatelle, che con la macchina per  stendere la pasta fresca sono facilissime da realizzare ...


Ingredienti:
200 g di semola rimacinata Senatore Cappelli;
30 g di farina di grano arso;
125 g circa di acqua;
funghi cardoncelli;
1 nodo di salsiccia privato del budello;
vino bianco secco;
pomodorini;
passata  di pomodoro;
scalogno;
olio evo;
peperoncino;
parmigiano grattugiato;
basilico;
sale;


Preparazione:
Preparare la pasta, mescolare le due farine metterle nel boccale della planetaria con la foglia,  azionare e versare gradatamente l'acqua, quando si sarà formata una palla, prendere l'impasto e lavorarlo brevemente sulla spianatoia, dopodiché coprirlo a campana con una ciotola e lasciarlo riposare una mezz'ora. Nel frattempo preparare il condimento , in una padella fare imbiondire nell'olio  lo scalogno tritato  e un po di peperoncino, poi aggiungere la salsiccia sbriciolata, far rosolare un paio di minuti , sfumare con poco vino bianco, aggiungere i funghi tagliati, mescolare e coprire con il coperchio, lasciar cuocere 5 minuti, poi unire i pomodorini tagliati a metà, qualche foglia di basilico, e un bicchiere scarso di passata di pomodoro (come misura ho usato un bicchiere di plastica), regolare  di sale e portare a cottura , all'incirca  ci vorranno 20 minuti. Trascorso il tempo, prendere parte dell'impasto, quello che avanza riporlo sotto la ciotola per evitare che si asciughi, infarinarlo con la semola, e passarlo tra i rulli della macchina sino ad ottenere lo spessore desiderato ( io mi sono fermata al sesto), con l'apposito accessorio, tagliare le sfoglie ottenute nel formato di tagliatelle, spolverarle con altra semola e farle asciugare un po. Mettere a bollire l'acqua, tempo di cottura 2 minuti, mantecarle nel condimento, aggiungendo se serve un po di acqua di cottura della pasta, ed infine parmigiano.



E' più facile a farlo che a dirlo... e per dessert un classicone sempre apprezzato...



Ma questo sarà un altro post....
Buona giornata Manu.


sabato 2 marzo 2013

La mia prima pasta fresca...

Ci sono certe preparazioni  di cui ho timore, non ho mai fatto la pizza, il pan di spagna, una torta farcita e fino a domenica scorsa la pasta all'uovo. La domenica non mi preoccupo quasi mai del pranzo, solitamente usciamo, ma lo scorso fine settimana mio marito aveva del lavoro da finire, il tempo  grigio,  un po di noia, ho preso coraggio e ci ho provato, ho pensato, male che vada butto tutto e faccio un altro formato di pasta. Ho preso il libro delle sorelle Simili "Sfida al matterello" e.... tentar non nuoce! Mi sono detta..." ho visto nonna fare un milione di volte i ravioli, le tagliatelle,  tirare delle sfoglie enormi  con il mattarello", ma tra il dire e il fare... e se poi in cottura si aprono???? Vabbè io ci ho provato....


Ingredienti:
220 g di farina 0;
2 uova a temperatura ambiente;
150 g di spinaci bolliti;
150 g di ricotta;
parmigiano grattugiato q.b.;
sale;
pepe;
un pizzico di noce moscata;
per il condimento semplicissimo sugo al basilico.


Preparazione:
Essendo la prima volta ho seguito scrupolosamente le indicazioni del libro: setacciare la farina (serve a darle aria), fare una fontana, al centro fare un buco, in cui andranno messe le uova, batterle con una forchetta finché l'albume non si sarà rilassato. Aggiungere una parte della farina prendendola dalla fontana, per addensare le uova, per evitare che si spargano sul tagliere quando si inizia l'impasto. Coprire le uova con la restante farina , inserire sotto una sottile spatola, sollevare il composto sul centro premendo. A questo punto coprire l'impasto con una ciotola, questo non è il riposo, serve a non farlo indurire nel frattempo che ci si lava le mani. Pulire il tagliere dai residui e cominciare ad impastare, quando è perfettamente amalgamato e liscio, avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare 30 minuti. Trascorso il tempo dividere l'impasto in più pezzi e tirare la sfoglia con la macchina per la pasta o con il matterello. Tritare grossolanamente gli spinaci precedentemente bolliti e raffreddaci, amalgamarli con la ricotta, il parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata, mettere il composto nel sac a poche (il ripieno va preparato in anticipo in modo che diventi più compatto). Quando si formano i ravioli ebbene premere attorno al ripieno, in modo che durante la cottura non riempiano di acqua. Ho messo l'acqua sul fuoco ( anzi due pentole d'acqua c'era anche quella di riserva) e dopo aver fatto tutti gli scongiuri del caso, ho messo a bollire pochi ravioli per volta... e magia non se ne è aperto neanche uno. 


Non sono perfetti, alcuni avevano la sfoglia più spessa, ma come primo esperimento sono mooooolto soddisfatta!!!!!! Vi auguro una splendida serata , baci Manu.

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